Corso: Trasporto neonatale protetto

Il neonato “patologico” costituisce una frequente problematica per il neonatologo e il pediatra. I distretti interessati spaziano dall’apparato respiratorio, all’apparato cardiovascolare, al sistema nervoso centrale… con manifestazioni cliniche che possono mettere a rischio la vita del neonato. Quando questi problemi si verificano in un ospedale periferico talvolta occorre trasferire il neonato verso un centro di terzo livello. Cosa fare in attesa del trasporto neonatale (STEN)? Il corso si prefigge lo scopo di analizzare le principali problematiche: il distress respiratorio, la sofferenza neonatale, le cardiopatie congenite, i problemi metabolici e fornire una guida pratica alla gestione del paziente attraverso lezioni teoriche e scenari clinici complessi e simulazioni. L’impronta pratica mirerà soprattutto alla rapida identificazione delle problematiche e a fornire utili consigli di gestione in attesa dello STEN.


Corso: Ventilazione e presidi ventilatori

L’insufficienza respiratoria rappresenta un importante patologia in ambito neonatologico. Al calare dell’età gestazionale l’immaturità del polmone e dei centri respiratori determina una incapacità da parte del neonato a respirare autonomamente. Tali problematiche talvolta si verificano anche in neonati a temine per altre patologie (asfissia, polmonite, sindrome da inalazione di meconio). È quindi indispensabile la corretta conoscenza dei quadri di insufficienza respiratoria e come gestirli. Il corso è rivolto a medici e infermiere e mira a fornire nozioni sulla ventilazione e sui presidi ventilatori invasivi e non che abbiamo a disposizione. Inoltre sono previste sessioni pratiche di simulazione di montaggio e manutenzione delle apparecchiature.


Corso: L'ipotermia e la sua gestione

L’encefalopatia ipossico-ischemia (EII) colpisce circa 1-4/1000 neonati a termine. È una patologia gravata da un tasso di che può raggiungere il 50% ed esiti neurologici gravi, che interessano fino al 25% dei neonati che sopravvivono. Negli ultimi anni, con l’avvento dell’ipotermia terapeutica, la prognosi di questi neonati è migliorata. Risulta pertanto indispensabile il corretto inquadramento dei neonati con sofferenza perinatale e la gestione ottimale. Il corso mira a creare un percorso che consenta al professionista la corretta selezione dei neonati da sottoporre ad ipotermia. Verranno trattati i criteri di selezione dei pazienti, addentrandoci nella corretta interpretazione dell’emogasanalisi cordonale, l’inquadramento clinico del neonato, mediante nozione sull’esame obiettivo neurologico in epoca neonatale, per concludere con l’interpretazione dei tracciati aEEG (amplitude integrated EEG).


Corso: L'assistenza primaria in sala parto

Gli eventi “avversi” in sala parto costituiscono una importante causa di mortalità e morbilità perinatale. Si stima che circa il 10% dei neonati abbia bisogno di un “aiuto” per l’adattamento alla vita extrauterina e che circa l’1% necessiti di manovre rianimatorie maggiori. Il primo minuto dopo la nascita, golden minute, è fondamentale nel determinare l’outcome del neonato ed è indispensabile che tutti gli interventi necessari vengano gestiti in maniera adeguata senza perdita di tempo. Solo attraverso una formazione continua e la simulazione di scenari complessi è possibile creare un background adeguato a gestire in maniera corretta le situazioni di emergenza. Questo tipo di corso si prefigge pertanto lo scopo di affrontare le più recenti acquisizioni nell’ambito della rianimazione neonatale, migliorare le competenze tecniche (technical skill) e simulare scenari complessi di rianimazione.


Progetto Tunisia

Progetto Tunisia

Il mese di Febbraio 2018 ha visto nascere un nuovo progetto di cooperazione internazionale che ha coinvolto il Centro Nina. La professoressa Zahra Ben Said Marrakchi, presidente della Società di Neonatologia tunisina e direttore del reparto di Neonatologia dell’Hopital Charles-Nicolle di Tunisi (Faculté de Médecine de Tunis, University Tunis El Manar), ha chiesto la collaborazione del Centro Nina e della U.O. di Neonatologia di Pisa in vista dell’apertura, previsto per il 2019, del nuovo reparto di Neonatologia di 3° livello a Tunisi.

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Progetto Kenya

Progetto Kenya

Il Centro NINA, da anni impegnato sul territorio nazionale in temi di formazione e sicurezza in ambito neonatale, negli ultimi anni ha ampliato i propri orizzonti impegnandosi anche sul fronte internazionale.

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Una conversazione con Nina

«Buongiorno Fabio!»

«Buongiorno a te Nina. Qualcuno mi ha detto che ti piacerebbe sapere qualcosa di più sul mio rapporto con il counseling, su cosa mi ha motivato come operatore sanitario a interessarmi di questa materia.»

«Si, mi interessa il counseling, ho già  frequento una counsellor. Mi interessa capire in che modo possa aiutare un operatore sanitario a lavorare meglio, oppure a vivere meglio il proprio lavoro.»

«Beh, io sono un operatore sanitario, sono un tecnico di laboratorio.»

«Ma, scusami Fabio, i tecnici di laboratorio non utilizzano la relazione nel corso del loro lavoro, lavorano con le provette. Come c'entra la tua professione con il counseling?»

«Hai parzialmente ragione, Nina. Però devi considerare che io lavoro in un piccolo ospedale, e per tanti anni, oltre all'attività di tecnico, ho dovuto lavorare anche al centro prelievi, dove, come i miei colleghi e colleghe, mi occupavo anche di accoglienza e smistamento dei pazienti. So che in un grande ospedale come quello di Pisa questo non succede, ma da noi il lavoro era organizzato così. Ma, per dirla tutta, l'aspetto professionale è stato solo una parte di ciò che mi ha spinto a interessarmi di counseling. La spinta maggiore mi è arrivata da un evento di vita personale, peraltro normalissimo, che è stato la malattia di mio padre. Questo avvenimento mi ha collocato in una posizione insolita, quello del sanitario che diventa parente di pazienti, e che vive le ansie, le paure che finora ha visto negli altri, e che subisce le forme di comunicazione che di solito fa subire agli altri: linguaggio tecnico, comunicazioni criptiche, medici che evitano di dare risposte, svalutazione delle domande: quante volte, in risposta alle mie domande, mi è stato chiesto “Ma lei è un collega?”. No, non sono un medico, né un infermiere, ma qualcosa ne so di medicina, e comunque, sono il figlio, ho paura e ansia.»

«Quindi non è per motivi professionali che ti sei avvicinato al counseling?»

«Ti devo dire che quello che mi stava succedendo mi ha costretto a riflettere sui miei, di comportamenti, a guardarli sotto un'altra luce. Ho visto che quando io sono evasivo nelle risposte, mi esprimo con linguaggio tecnico, evito le domande le persone si possono sentire, come è successo a me, spaventate, arrabbiate, e reagire in modi imprevedibili. Mi sono reso conto che il paziente e la sua famiglia sono deboli, e si aspettano dai sanitari comprensione, empatia. D'altro canto so quanto sia dura per i sanitari, rispondere a tutti, non avere tempo ne energie a sufficienza, sentirsi in prima linea. Non riesco neppure ad immaginare quello che viene chiesto a te, Nina, in una neonatologia, dove il momento che dovrebbe essere di gioia dei genitori si trasforma in paura, dove le prognosi sono difficili, dove gli infermieri e i medici vedono cose che sono bruttissime, anche per loro.»

«È vero, Fabio, in neonatologia viene chiesto il miracolo, può sembrare che sia colpa tua se il miracolo non avviene. È difficilissimo.»

«Il counseling ti dà questa possibilità, ti fornisce alcuni mezzi per essere accogliente, di trovare la giusta posizione di fronte alle difficoltà altrui, e anche di fronte alle tue. In questo può essere immensamente utile.»

«Ti ringrazio Fabio, per il racconto della tua esperienza.»

«Sono io che ringrazio te, mi è piaciuto raccontarti qualcosa della mia esperienza di counsellor. Spero di poterci incontrarci di nuovo!»


Fabio Scaramelli, Counselor ad orientamento sistemico, Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico, ospedale S. Spirito Bra.

Meressina

Cos’è Meressina?

Il progetto MERESSINA (Mechatronic Respiratory System Simulator for Neonatal Applications), vincitore del grant “Sviluppo e ricerca sulle metodologie innovative nella formazione continua-anno 2011” (Grant n- Codice gara:4353869, Codice CIG: 4415895FD1) di AGENAS, Commissione Nazionale per la Formazione Continua del Ministero Italiano della Salute, ha avuto inizio il 19 Marzo 2012 per una durata totale di 18 mesi. Il progetto si è svolto grazie alla collaborazione tra:

  • Centro NINA U.P. dell’unità operativa di neonatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana (AOUP)
  • Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant’Anna [SSSA]

Il progetto è derivato dalla necessità di realizzare un simulatore respiratorio neonatale innovativo e versatile, studiato per essere compatibile con i ventilatori meccanici comunemente usati nelle Unità di Terapia Intensiva Neonatale e potenzialmente utile nei corsi di training per medici ed infermieri.

 

Cos’è un ventilatore meccanico?

Un ventilatore meccanico o ventilatore polmonare, è uno strumento comunemente utilizzato in clinica per eseguire la ventilazione assistita (intubazione del neonato e conseguente collegamento al ventilatore polmonare che, di fatto, assiste o effettua la respirazione). La ventilazione assistita rappresenta uno degli strumenti più importanti di cui dispone il medico nel trattamento delle patologie associate al sistema respiratorio. Nelle procedure di intervento, in genere, i primi passi prevedono l’adozione di misure meno invasive ed estreme rispetto all’uso del ventilatore, ma nelle condizioni di gravità o urgenza rimane uno strumento di indiscussa utilità, nonostante le controversie associate ai danni che può indurre. Il ventilatore può essere impiegato sia per regolare lo scambio di gas, in modo da renderlo coerente con le necessità fisiologiche dell’individuo; sia per assistere o sostituire il fenomeno meccanico respiratorio, riducendo il lavoro necessario all’espansione polmonare e aumentando il volume corrente inspirato.
Il razionale scientifico del progetto si basa sul fatto che uno degli ambiti più critici in neonatologia è il trattamento di neonati con problemi respiratori (ad esempio con Sindrome da Distress Respiratorio-RDS), che è la principale causa di mortalità a tale età. La ventilazione meccanica è il principale intervento terapeutico per queste situazioni, ma il risultato della metodologia è affetto da rischi di complicazioni ed effetti collaterali inaspettati, come ad esempio la Displasia Broncopolmonare (BDP).

 

Quali sono i rischi nell’utilizzare la ventilazione assistita?

La VILI, rappresenta un danno indotto al sistema polmonare, causato dall’uso improprio del ventilatore, eventualità che si intende ridurre con un’appropriata educazione del medico. Data la complessità dell’ambito, un programma specifico di formazione continua (Continuing Medical Education-CME) è necessario per allenare infermieri e neonatologi al fine di garantire adeguata esperienza pratica; la simulazione ad alta fedeltà è in questo ambiente la strategia più indicata per raggiungere lo scopo; si consideri inoltre che gli attuali sistemi per il training alla ventilazione meccanica risultano inadeguati per la rappresentazione di scenari clinici realistici.

 

Come funziona MERESSINA?

Al fine di ottenere una rappresentazione ad alta fedeltà delle caratteristiche fisiologiche polmonari e dei profili respiratori dei neonati il prototipo realizzato è basato su un modello multi-compartimentale (Fig.1): in analogia con la distribuzione dei lobi polmonari il simulatore presenta due e tre compartimenti che riproducono rispettivamente i lobi del polmone destro e sinistro. Ciascun compartimento è caratterizzato da una propria compliance pilotabile e l’ albero respiratorio destro e sinistro sono soggetti a livelli di resistenza variabili in modo indipendente. Grazie a tale design il sistema consente di simulare l’assenza di uniformità relativamente alle condizioni polmonari, così come di evidenziare condizioni di barotrauma localizzato o di ostruzione delle vie aeree.

Fig. 1. Rappresentazione schematica del prototipo di simulatore respiratorio neonatale: (1) Ventilatore meccanico neonatale; (2) albero respiratorio fatto di tubi in plastica (3) resistenze aeree meccaniche; (4) siringhe in vetro a volume variabile, che rappresentano i lobi polmonari; (5) i sensori di pressione; (6) gli attuatori lineari usati per variare il volume dei lobi; (7) il PC con l’interfaccia software.

Il prototipo meccatronico finale (Fig.2) è dunque capace di:

  1. simulare un ampio range di condizioni polmonari fisio-patologiche;
  2. simulare cicli respiratori del neonato sia autonomi che meccanicamente assistiti;
  3. monitorare on line parametri quali pressione, volume e flusso.
Fig. 2. Il simulatore polmonare neonatale a cinque lobi, connesso ad un ventilator (Bear Cub 750 PSV Infant Ventilator) comunemente utilizzato nella pratica clinica.

 

I diversi task possono essere scelti dall’operatore attraverso un’interfaccia grafica user-friendly dotata di 5 diverse schede che raccolgono i parametri di controllo e gli indicatori grafici, numerici e le spie luminose di allarme (Fig.3).

Fig. 3. Due delle cinque schede dell’interfaccia grafica: a) vista generale dei parametric respiratori e fisiologici che l’operatore deve settare per la simulazione; b) allarmi ed avvisi per valutare le ottime condizioni di ventilazione nel caso di bambini pretermine con RDS.

 

Durante la sessione di training l’operatore può:

  • settare compliance, capacità funzionale residua e volume tidalico per ciascun lobo, nonché tempo di inspirazione e frequenza respiratoria generali in caso di respiro spontaneo;
  • definire condizioni di apnea temporanea e nel caso di bambini curarizzati;
  • valutare la resistenza totale offerta al flusso, sulla base del settaggio manuale di due valvole meccaniche ed individuare possibili condizioni di ostruzione;
  • monitorare andamenti di pressione, volume e flusso sia a livello di ciascun lobo che quelli rilasciati dal ventilatore; questo consente inoltre all’operatore di fare un controllo in tempo reale del funzionamento del ventilatore.

Inoltre il software consente di giudicare la qualità della ventilazione nei casi di bambini pretermine con RDS e bambini asfittici a termine: se i valori dei tipici parametri di ventilazione sono all’interno dei range di normalità forniti dagli esperti, una spia verde comparirà sull’interfaccia per ogni valore; nel caso opposto la spia sarà rossa e sarà accompagnata da una nota di allarme che indica se il parametro è superiore o inferiore rispetto al range ideale e fornisce considerazioni sulle conseguenze derivanti da tali scelte errate di ventilazione.

 

Meressina 2.0

La validazione del prototipo di Meressina, affrontata nella fase finale del progetto di ricerca precedente, aveva evidenziato alcuni limiti del nostro lavoro. Grazie a questo finanziamento dell’Università di Pisa, quindi, abbiamo potuto approfondire la ricerca relativa ai materiali: le siringhe di plastica, impiegate nel prototipo iniziale, sono state sostituite con siringhe di vetro tagliate ad hoc; abbiamo ottimizzato l’impiego di colle e siliconi; abbiamo infine ottimizzato l’assemblaggio dei motori, ancorandoli più saldamente all’asse… accorgimenti tecnici che hanno reso il nostro simulatore molto più efficiente!

Progetto MERESSINA 2.0, finanziato da Università di Pisa (Uvar – Dipint), bando “Clinical Research and Innovation” – anno 2015/2016

Cosa pensano i dottori di MERESSINA?

Sessioni di training condotte con un gruppo di specializzandi in Anestesiologia hanno mostrato risultati incoraggianti sulla praticità e l’utilità del simulatore.

In particolare gli studenti hanno giudicato il sistema come uno strumento prezioso per un primo approccio alla ventilazione meccanica e al settaggio dei parametri necessari; inoltre il simulatore ha effettivamente consentito loro di capire, senza alcun rischio, l’interazione bidirezionale che si instaura tra il ventilatore ed un sistema che respira in modo attivo.

 


Pubblicazioni

Disseminazione dei risultati in eventi nazionali e internazionali e su riviste scientifiche specializzate [SSSA, AOUP]

Articoli su rivista

  1. R.T. Scaramuzzo, A. Cuttano, M. Gentile, M. Ciantelli, E. Sigali, I. Baldoli, L. Bellanti, S. Tognarelli, F. Cecchi, S. Mazzoleni, A. Menciassi, C. Laschi, P. Dario, A. Boldrini, P. Ghirri. La ricerca neonatologica in Toscana e Lombardia: quali contributi e con quali risorse? La pediatria medica e chirurgica – Medical and surgical pediatrics, 2013; 35(2):67
  2. R.T. Scaramuzzo, M. Ciantelli, I. Baldoli, L. Bellanti, M. Gentile, S. Tognarelli, E. Sigali, F. Cecchi, S. Mazzoleni, A. P. Ghirri, A. Menciassi, A. Cuttano, A. Boldrini, C. Laschi, P. Dario. MEchatronic REspiratory System SImulator for Neonatal Applications (MERESSINA) project: a novel bioengineering goalMedical Devices: Evidence and Research, 2013; 6:115-21
  3. I Baldoli, S Tognarelli, F Cecchi, RT Scaramuzzo, M Ciantelli, M Gentile, A Cuttano, C. Laschi, A. Menciassi, A. Boldrini, P. Dario. An active one-lobe pulmonary simulator with compliance control for medical training in neonatal mechanical ventilation. Journal of Clinical Monitoring and Computing [IN STAMPA]
  4. I Baldoli, S Tognarelli, RT Scaramuzzo, M Ciantelli, F Cecchi, M Gentile, E Sigali, P Ghirri, A Boldrini, P Frumento, A Menciassi, C Laschi, P Dario, A Cuttano, Comparative performances analysis of Intensive Care Units (ICUs) neonatal ventilators [SOTTOMESSO PER LA PUBBLICAZIONE]
  5. A Cuttano, I Baldoli, RT Scaramuzzo, S Tognarelli, M Ciantelli, F Cecchi, M Gentile, A Menciassi, E Sigali, C Laschi, P Ghirri, S Mazzoleni, A Boldrini, P Dario. A novel simulator for mechanical ventilation in newborns: MERESSINA [SOTTOMESSO PER LA PUBBLICAZIONE]

Contributi ai Congressi

  1. R.T. Scaramuzzo, A. Cuttano, M. Gentile, M. Ciantelli, E. Sigali, I. Baldoli, L. Bellanti, S. Tognarelli, F. Cecchi, S. Mazzoleni, A. Menciassi, C. Laschi, P. Dario, A. Boldrini, P. Ghirri – La ricerca neonatologica in Toscana e Lombardia: quali contributi e con quali risorse? – 26° Congresso della Società Italiana di Neonatologia sezione Lombardia/2° Congresso congiunto con SIN Toscana, Bergamo 25-26 gennaio 2013 [RELAZIONE]
  2. S. Tognarelli, L. Deri, F. Cecchi, R. Scaramuzzo, A. Cuttano, C. Laschi, A. Menciassi, P. Dario. Analysis of a Dielectric EAP as Smart Component for a Neonatal Respiratory Simulator. The 35th Annual International Conference of the IEEE Engineering in Medicine and Biology Society (EMBC’13), Osaka, Japan, 3-7 luglio 2013 [POSTER]
  3. Cuttano A, Scaramuzzo RT, Gentile M, Ciantelli M, Sigali E, Cecchi F, Menciassi A, Laschi C, Dario P, Boldrini A, Baldoli I, Tognarelli S. La simulazione ad alta fedeltà in neonatologia e la pratica dell’intubazione oro-tracheale: proposta di un nuovo device. XIX Congresso Nazionale SIN (Società Italiana di Neonatologia) – Firenze, 28-30 ottobre 2013 [POSTER]
  4. Gentile M, Scaramuzzo RT, Ciantelli M, Bernardini M, Chesi F, Moscuzza F, Riparbelli C, Sigali E, Vuerich M, Cuttano A, Boldrini A. Uno strumento di verifica per i corsi di formazione con simulazione ad alta fedeltà: il “ciclo dell’umore”. XIX Congresso Nazionale SIN (Società Italiana di Neonatologia) – Firenze, 28-30 ottobre 2013 [POSTER]
  5. Cuttano A, Scaramuzzo RT, Gentile M, Sigali E, Ciantelli M, Boldrini A. La formazione in neonatologia sulla strada della simulazione ad alta fedeltà: proposta operativa per un network nazionale. XIX Congresso Nazionale SIN (Società Italiana di Neonatologia) – Firenze, 28-30 ottobre 2013 [POSTER]
  6. Scaramuzzo RT, Cuttano A, Ciantelli M, Gentile M, Ghirri P, Sigali E, Baldoli I, Cecchi F, Laschi C, Menciassi A, Tognarelli S, Dario P, Boldrini A. MERESSINA (MEchatronic REspiratory System SImulator for Neonatal Applications): a novel skill trainer for simulation in Neonatology. XIX Congresso Nazionale SIN (Società Italiana di Neonatologia) – Firenze, 28-30 ottobre 2013 [COMUNICAZIONE ORALE]

Tesi di laurea

  1. Tesi di laurea specialistica in Ingegneria Biomedica, Università di Pisa, sessione di dicembre 2012 – Progettazione e caratterizzazione di un sistema di attuazione innovativa nell’ambito della ventilazione artificiale. Candidato: Linda Deri, Relatore: Prof. Menciassi Arianna, Correlatori: Prof. Cecilia Laschi e PhD Selene Tognarelli 
  2. Tesi di laurea specialistica in Ingegneria Biomedica, Università di Pisa, sessione di dicembre 2013 – Simulatore di polmone neonatale pretermine basato su un modello a 5 lobi e sua validazione con personale medico. Candidato: Roberta Muolo, Relatore: Prof. Cecilia Laschi, Correlatore: Prof. Arianna Menciassi


Corso ADVANCED: la Rianimazione Neonatale

Destinatari

Medici, Infermieri, Ostetriche, Fisioterapisti e OSS del Sistema Sanitario Nazionale


Il corso ADVANCED è dedicato soprattutto agli operatori con maggior esperienza in ambito neonatologico e di rianimazione. Il fine ultimo è l’acquisizione di non-techical skills sulle principali emergenze neonatali.

Nei corsi avanzati le lezioni teoriche sono limitate in numero e concentrate al fine di lasciare più tempo a disposizione per le sessioni pratiche.

Sono stati quindi ideati scenari di rianimazione neonatale complessi in cui si mira soprattutto a valutare la capacità di gestire l’emergenza e la capacità di lavorare in team.

Gli argomenti trattati nel corso hanno riguardato principalmente:

  • La fisiopatologia della transizione tra vita intrauterina ed extrauterina con particolare attenzione all’asfissia perinatale.
  • L’algoritmo della rianimazione secondo le ultime linee guida dell’American Accademy of Pediatrics.
  • Il corretto utilizzo dei presidi della rianimazione (laringoscopi, tubi tracheali, pallone auto insufflante, rianimatore a t…)
  • Alcune emergenze neonatali: l’intubazione, la gestione dell’accesso vascolare, lo pneumotorace…

Durata

8 ore

Crediti

9 ECM

Docenti

dott. Massimiliano Ciantelli

dott.ssa Rosa Teresa Scaramuzzo

dott. Emilio Sigali

dott. Armando Cuttano

Date

  • 19-20 febbraio 2018: Corso base Osteriche
  • 21-22 marzo 2018: Corso base Osteriche
  • 13 aprile 2018: Corso base Pediatri

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Premature Anne

I primi 10 minuti sono critici per un neonato pretermine. Quando insorgono delle complicazioni, i fornitori di assistenza sanitaria devono essere preparati a offrire un’assistenza di qualità. Il manichino pretermine è progettato per preparare gli assistenti sanitari tramite esperienze realistiche per aiutare a salvare queste piccole vite.

Il Centro ha a disposizione un simulatore “Premature Anne” per la formazione degli studenti sulle situazioni critiche di nascite pretermine.

Simulatore pretermine ha caratteristiche importanti per la corretta formazione in simulazione.

  • Neonato pretermine proporzionato realisticamente
  • Le vie aeree anatomicamente precise sono progettate per la formazione sulla gestione delle vie aeree e includono il posizionamento di un tubo ET
  • Il manichino è estremamente portatile e consente l’utilizzo in più impostazioni cliniche e in scenari in cui è necessario il trasporto