Cos’è il progetto del simulatore epidurale?

Il simulatore epidurale, nato da una collaborazione tra medici dell’AOUP e ingegneri del Centro Piaggio, è un modello tridimensionale antropomorfo che riproduce le strutture anatomiche che il medico anestesista attraversa con l’ago al momento dell’esecuzione della tecnica di anestesia peridurale. Il simulatore è dotato di strutture anatomiche fedeli sia in termini di dimensioni che di resistenza al contatto, in questo modo il discente può apprendere dall’esperienza quale sia la giusta pressione da esercitare per eseguire la manovra e come individuare lo spazio epidurale.

 

Cos’è e come si effettua la procedura epidurale?

La tecnica epidurale rappresenta una procedura di anestesia locoregionale che prevede la somministrazione di farmaci al livello dello spazio epidurale, situato tra la superficie esterna della dura madre e la parete ossea del canale spinale (come rappresentato dalla figura). Tale procedura viene eseguita molto delicatamente, poiché il medico deve arrestare l’inserimento dell’ago prima di andare ad attraversare la dura madre con la conseguente fuoriuscita del liquido cefalorachidiano (la dura madre viene volontariamente attraversata quando si intende effettuare una procedura di anestesia spinale). L’anestesia

viene svolta utilizzando una specifica siringa a bassa resistenza, riempita da aria o acqua, che accompagna la progressione dell’ago, in modo delicato e lento, fintanto che nella siringa non si evidenzia uno “svuotamento” repentino, dovuto alla caduta di pressione presente nel canale epidurale. In quell’esatto momento il medico deve arrestare l’inserimento dell’ago ed inserire il catetere per la somministrazione dell’anestetico.

A cosa serve il simulatore per la procedura epidurale?

La delicatezza della procedura e l’importanza della corretta padronanza sollevano la necessità di un dispositivo di simulazione che consenta l’apprendimento in una condizione di totale sicurezza per il paziente:il simulatore epidurale. Nel dettaglio, le strutture anatomiche di cui è dotato il simulatore sono:

  • Architettura ossea vertebrale ed apparato di sostegno, ricavate da una TAC del tratto rachideo lombosacrale di una donna in età fertile e stampate in 3D, caratterizzata dalla possibilità di flessione della struttura a simulare la posizione assunta dal paziente durante la procedura clinica;
  • Legamento giallo e sacco durale
  • Componente legamentosa interspinosa e sovraspinosa
  • Muscolatura paravertebrale
  • Cute e sottocute

Il dispositivo prevede la possibilità di inserire degli strati di sottocute di diverso spessore per andare a simulare molteplici condizioni di forma fisica del soggetto, in questo modo il discente può fare pratica andando a tastare il tessuto in corrispondenza delle vertebre per individuare l’esatto punto di inserzione dell’ago. Dopodiché potrà procedere all’inserimento dell’ago guidato dalla siringa a bassa resistenza, fintanto che non riterrà di essere arrivato nello spazio epidurale. Se il discente direziona l’ago in modo errato, potrà accorgersene per l’eccessiva opposizione del sistema osseo, sensazione tattile che percepirebbe anche nella realtà e che quindi permette di imparare a discriminare le sensazioni corrette da quelle scorrette. Nel caso in cui il discente superi invece lo spazio epidurale ed arrivi ad attraversare la dura madre, si evidenzierà una fuoriuscita di liquido dall’ago, rendendo evidente l’attraversamento dello spazio voluto e la necessità di ripetere la procedura.
Il sistema è costituito da strati separati ed intercambiabili in maniera semplice, ognuno simulante uno specifico strato tissutale; inoltre la struttura, compatta e leggera, risulta spostabile molto facilmente.

Simulatore epidurale © Centro NINA